La Casina delle api – Otranto

La Casina delle api – Otranto

Lo stesso concetto di apiario costruito in pietra non era rimasto segreto a Malta, ma si era diffuso nel tempo ai paesi vicini e lo abbiamo casualmente trovato anche in Italia, precisamente nelle campagne vicine a Otranto, nel Salento, grazie ad alcune foto che una signora ci ha inviato, conoscendoci come apicoltori.

La data di costruzione di questo apiario potrebbe risalire al XVI° secolo ma la signora ricorda che lei bambina vi andava con la zia ad accudire le api; l’apiario ha quindi funzionato fino a qualche decina di anni fa. 

A quel tempo l’apiario in pietra, formato da 162 alveari, era ancora una piccola industria e forniva miele in abbondanza, più di quello necessario in zona, per cui veniva venduto anche fuori dal Salento.

Le arnie hanno una forma tubolare irregolarmente squadrata, sono tutte sovrapposte su 4/5 piani ed hanno la parete frontale rivolta verso un piazzale dove al centro è posta una vasca in pietra su colonna nella quale la zia, ogni due giorni portava “l’acqua per le api” e i bambini disponevano dei pezzi di sughero come galleggianti perché le api non annegassero.

L’apertura posteriore delle arnie, rimovibile, consentiva la raccolta dei favi contenenti miele che venivano poi spremuti con un antico torchio.

Va notato che ogni frontale di arnia ha due aperture per l’entrata delle api ed è grezzamente scolpito con soggetti di fantasia ma questo, probabilmente, doveva servire alle api per identificare l’alveare e facilitare l’orientamento delle bottinatrici per rientrare ciascuna a casa propria.

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