Anno 1978 – Giuseppe Lega Racconta

Anno 1978 – Giuseppe Lega Racconta

1978

La mattina del 23 di Novembre 1978 ho ricevuto dalla Wanda, la fedelissima segretaria di Giulio Piana, la telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere: Giulio è morto stanotte.

Non mi vergogno a dire che ho pianto.

Spesso mi chiedo se la sua prematura scomparsa a soli 53 anni non sia dovuta in gran parte alle sofferenze fisiche e alla tensione psicologica cui fu sottoposto durante tutta la “avventura libica” che avrebbe distrutto anche un bisonte.

Il giorno del funerale un vecchio apicoltore di Imola, Primo Pelliconi, facente parte di una ristretta cerchia di vecchi amici di Giulio, compagni anche di epiche mangiate, mi disse in dialetto romagnolo, scuotendo sconsolato la testa:

” Us è amurté una granda loma”.
(si è spenta una grande luce)

Per l’apicoltura europea è stata una perdita enorme perché lui non agiva solamente per l’interesse suo ma anche dell’apicoltura in generale, il rapporto con gli apicoltori era fraterno.

In Germania frequentava soprattutto le ditte interessate al commercio del miele ma in Francia non perdeva neppure una occasione per incontrarsi con i professionisti che lui sentiva in perfetta sintonia coi suoi convincimenti.

Ricordo, a conferma del suo gran cuore, che una sera lo avevo accompagnato a casa di un apicoltore nei pressi di Rimini a ritirare del miele e durante il viaggio di ritorno Giulio mi disse:

Io di questo miele non ne ho bisogno ma so che lui ha necessità di venderlo e così lo aiuto. Ma la prossima volta, sono sicuro che se io avrò bisogno di miele, lui certamente me lo darà.

Giulio Piana

E un giorno mentre tornavamo a casa da uno dei nostri viaggi mi confidò che era contento perché anche all’ultimo dei suoi operai era riuscito a “far comperare casa”.

Nel gruppo degli apicoltori che maggiormente gli erano vicini si verificò fra due di essi una occasione di litigio, che a Giulio dispiaceva molto. Accadde che lo stesso gruppo partecipasse con Giulio ad un incontro con apicoltori spagnoli dove si recarono con un volo aereo.

L’aereo incontrò una fortissima turbolenza prima dell’atterraggio e Giulio, da raffinato psicologo colse l’occasione e disse ai due “non vorrete mica andare all’altro mondo da nemici, vero? datevi la mano e fate pace!

E pace fu.

Giulio Piana con il presidente degli apicoltori rumeni
1 – A sinistra Giulio Piana, poi il presidente degli Apicoltori Rumeni, il prof. Isola e Primo Pelliconi.

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