1955
La produzione si allarga
Fra i primi attrezzi dei quali ha bisogno l’apicoltore c’è certamente l’affumicatore.
Cominciavamo ad avere una certa dimestichezza con il lavoro della lamiera zincata, avevamo comperato una piccola pressa e un tornio di terza o quarta mano, ci potevamo fabbricare alcuni stampi perché nel 1959, terminati gli studi, entrò in ditta anche mio fratello Roberto, nato in una notte di novembre nel famoso rifugio antiaereo scavato sotto il pagliaio.
Essendosi diplomato come “stampista” arrivò al momento giusto e quindi tentammo la produzione di un prototipo di affumicatore utilizzando subito le sue conoscenze acquisite a scuola.
La cosa andò molto bene e ricordo che abbiamo costruito una prima serie di 7 affumicatori, seguiti presto da quantità ben superiori.
In quel periodo era ripresa la stampa di una piccola rivista di apicoltura, “l’Apicoltore d’Italia” e noi trovammo fra gli inserzionisti il cav. Antonio Gramatica di Milano che pubblicizzava i suoi escludi-regina, allora gli scrivemmo proponendogli in cambio i nostri affumicatori, lo scambio fu accettato e così potemmo mettere nel nostro “Cataloghino” anche gli escludi-regina.
Con l’aiuto della Associazione Artigiani di Faenza potemmo beneficiare di un finanziamento per l’acquisto di attrezzatura e ricordo che ci potemmo permettere l’acquisto di un trapano a colonna “nuovo” al prezzo di Lire 70.000.
Le Prime maschere protettive Lega
Fra gli attrezzi dell’apicoltore la maschera protettiva ha una importanza basilare e qui si è cimentata la nostra mamma Lina (Angelina), madre di 7 figli, alla quale abbiamo fornito disegni, rete di alluminio verniciata di nero e tagliata nelle forme adatte, tela di canapa leggerissima chiamata “rarola” che il babbo aveva trovato in un negozio di Bologna, elastico e quanto altro.
L’unica cosa rimasta miracolosamente illesa nel bombardamento della casetta dove eravamo stati sfollati fu la macchina da cucire di mia mamma e quella macchina venne usata per la cucitura delle prime maschere da apicoltore.
Il risultato superò tutte le aspettative e anche nel campo delle maschere protettive cominciammo la produzione in proprio.
Le Immagini
